RIME IN PILLOLE (paguna 18)
In questo dolce e profumato asilo
feci uno stronzo che pesava mezzo chilo.
(e sotto, con calligrafia diversa):
Ed io, per misurar le forze tue,
uno ne feci che pesava due.
(e sotto ancora):
feci uno stronzo che pesava mezzo chilo.
(e sotto, con calligrafia diversa):
Ed io, per misurar le forze tue,
uno ne feci che pesava due.
(e sotto ancora):
Pensa e ripensa e alfine ho dedotto
che avete tutti e due il culo rotto.
Io ne trovai una nei cessi del Pier Crescenzi che recitava così:
Affinché questo Istituto nulla perda,
ciò che mi dà in saper gli rendo in merda.
Infine quasi una formula matematica:
+ me lo – + mi sento venir –
e x non venir + a – non me lo – +
E, ancora a proposito di iscrizioni nei cessi, ricordo questa breve, ma chiara:
Non importa che facciate centro,
ma…almeno dentro!
Saggezza popolare e regola di vita (in latino più o meno maccheronico):
Cacatio mattutina,
sicut medicina;
catatio meridiana
nec utilis nec vana;
nocturna cacatio,
mala manducatio
Detti e credenze relative ad occhi che ballano e orecchi che fischiano:
Óc drétt, guài trésst
Óc stànch, guài grànd
Uràccia stànca, paróla frànca
uràccia drétta, paróla mèl détta
-Paolo Canè
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