sabato 8 settembre 2007

GLI ABITANTI DI BOLOGNA

Non so quanti abitanti avessero Felsina e Bononia nei tempi antichi: leggendo qua e là ho trovato solo poche notizie. Volendo partire dall'arrivo dei Romani, pare che P.C.S. Nasica abbia lasciato 2 o 3 mila legionari (i pareri sono discordi) ed abbia concesso loro altrettanti appezzamenti di terra. Presumo che essi si unissero ad un certo numero di indigeni già presenti, anche perché, se questi legionari romani non avessero trovato qualche donna, noi…non saremmo qui! Quanti saranno stati dunque gli abitanti negli anni intorno alla nascita di Cristo? Pare fossero già 30.000, secondo alcuni, ma difficile è averne certezza. Le cifre certe che ho trovato sono le seguenti:

Anno
1300 - 50.000 abitanti che ne facevano la quinta o sesta città d'Europa!
1348 - 25.000 abitanti, dopo la peste di quell'anno.
1490 - 50.000 abitanti circa, di nuovo!
1587 - 72.000 abitanti
1595 - 59.000 abitanti, calo dovuto a un periodo di crisi (emigrazione)
1630 - 47.000, dopo la peste.
1709 - 80.000, secondo il francese S.rs Rogissart-Havard
1815 - 65.000 abitanti
1840 - 71.000 abitanti
1970 - 490.000 abitanti (massima espansione)
1987 - 430.000 abitanti (calo demografico e decentramento Comuni limitrofi)
(curiosamente 50/80 mila abitanti come massimo, dal 1300 al 1850, poi l’esplosione!)

COMPOSIZIONE SOCIALE NEL 1815 (DOPO NAPOLEONE)

NOBILI (agiati, possono vivere di rendita)…………………1.805
BENESTANTI (condizione di poco inferiore)……………...2.975
MEDIOCRI (vivono del loro lavoro, decorosa condizione)...7.941
OPERAI (salariati, hanno appena di che vivere)…………..19.327
BISOGNOSI (mendicanti e disoccupati)…………………..32.783 Totale 65.000 ca

COMPOSIZIONE SOCIALE NEL 1840

Impiegati nell'industria……………………………………17.601
Impiegati nel commercio…………………………………...3.420
Impiegati nei servizi (tra cui i domestici)…………………..8.848
Impiegati nell'agricoltura……………………………………..641
Professionisti, insegnanti e impiegati………………………2.786
Religiosi………………………………………………………764
Possidenti…………………………………………………...7.604
Casalinghe…………………………………………………..9.690
Altri non precisati…………………………………………10.008
Disoccupati e miserabili……………………………………9.738 Totale 71.000 ca


E' interessante notare che in 25 anni (1815-1840) la popolazione è aumentata di sole 6 mila unità, mentre nei circa 125 successivi è aumentata di ben 420 mila unità ed è altrettanto interessante che "i miserabili" siano passati dal quasi 50% del 1815 al quasi 14% del 1840: considerando che già un secolo dopo (nel 1940) detti "miserabili" saranno stati meno dell'1%, dovremmo dire "grazie" ai nostri nonni e bisnonni, ma dovremmo anche fare conoscere queste cifre ai Paesi nei quali si muore di fame. L'Italia non ha avuto il petrolio dell'Iraq, le miniere della Romania e il "ben di Dio" della Russia, ma evidentemente gli italiani e i bolognesi si sono rimboccati le maniche! Ciò non ci esime dal dovere di aiutare i Paesi poveri, ma ricordiamoci che nessuno ha aiutato noi, anzi, tutti hanno fatto a gara per derubarci! Ho sempre pensato che i governi dei Paesi poveri potrebbero, anzi dovrebbero impegnarsi di più.

Non tutti gli abitanti di Bologna sono bolognesi e perciò non tutti sono convinti di abitare nella "più bella città del mondo" (come dicono tutti coloro che vivono con piacere nella propria città!). Prendo due pareri, a caso, tra i tanti visitatori stranieri:

"Questa grande città è triste e mal tenuta. Molti quartieri sembrano deserti e nelle piazze vuote dei monelli giocano e vengono alle mani. Moltissimi palazzi monumentali appaiono cupi come certe nostre case di provincia. In effetti era una città di provincia, governata da un rappresentante papale: di una repubblica agitata si fece una città morta. Ci facciamo indicare il miglior caffé, ma ne usciamo in fretta, poiché, più che una sala per avventori, è un tugurio cadente. Guardiamo per un istante due torri pendenti costruite nel dodicesimo secolo, quadrate, bizzarre, che non hanno niente dell'eleganza di quella di Pisa."
Hippolyte Taine - 1864


"Bologna è bella: gli italiani non ammirano, quanto merita, la bellezza di Bologna ardita, fantastica, formosa, plastica, nella sua architettura, trecentistica e quattrocentistica, di terra cotta, con la leggiadria delle logge, di veroni, delle bifore, delle cornici. Che incanto doveva essere tutta rossa e dipinta nel cinquecento! I preti e i secentisti spagnoli e gli arcadi settecentisti la guastarono, mortificandola di lividori, mascherandola e mettendole la biacca. Oggi, a mano a mano, i lividori spariscono alla luce della libertà, la maschera casca e la biacca si spasta. E le bellezze di Bologna sorridono al sole."
Giosuè Carducci -1888
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A parte che Carducci ha abitato a Bologna per oltre 40 anni, mentre questo monsieur Tayne (sicuramente il solito spocchioso francese) non sarà stato a Bologna più di 4 giorni, mi chiedo: sono semplicemente due pareri contrastanti (nessuna città è bella per tutti!) o si tratta del parere di un poeta e di un "tizio" che non ha capito nulla?
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Paolo Canè

1 commento:

Unknown ha detto...

Grazie per la messe di notizie e dati quantitativi sulla Bologna della metà Ottocento!...Io la penso come il grande Giosué...Si tratta di una città meravigliosa, piena di vita...Aggiungerei che andrebbe meglio conservata dai rappresentanti e difesa da chi ne è delegato, essendo vittima di una nauseabonda e indegna incuria da diversi anni (mi riferisco innanzitutto agli imbrattamenti sui palazzi, anche storici, e alla barbarie delle deiezioni canine e del fiume di urina sotto i portici)...Speriamo in meglio, e che il nuovo sindaco si dia realmente da fare in positivo!