mercoledì 8 luglio 2009

RIME IN PILLOLE (pagina 79)

Quando si vuole acchiappare una lucciola:
Lucciola, lucciola vieni a me,
ti vo’ dare un pan da tre,
pan da tre e pan da quattro,
lucciola, lucciola vieni a basso!


Oppure:
pan da cinque e pan da sei,
lucciola, lucciola ti vorrei!


Oppure anche:
Lucciola, lucciola vieni a me,
ti vo’ dare un pan da del re,
pan del re e della regina,
lucciola, lucciola vien bassina!


***


E, infine, quando si dà da mangiare al bimbo:
Testa santa,
naso tinto,
barba bianca,
nacchere di qua, nacchere di là,
boccon santo entrami qua!


***


Cantilena di bimbi, per far apparire il sole: (dall’antologia “Di ramo in Ramo”)
Cecco fogliuto


sonami l’imbuto, risponde la gallina;
sonamelo bene, madonna Menichina
la pecorina viene; s’affaccia alla finestra
viene di Roma, colla grillanda in testa
mi porta la corona passa tre fanti
d’oro e d’argento, con tre cavalli bianchi
che costa cinquecento; bianca la sella
cento e cinquanta, bianco il parasole
canta lo gallo. Gesù ci mandi il sole.


***


Micca dire la micca,
perché la mamma non vuol micca che dici micca
perché la micca non si mangia micca!
(è una reminiscenza di un gioco di noi bambini, in cui le dita di una mano parlavano, dal pollice (ho fame) al mignolo, similmente a quanto sopra, ma non riocordo altro).

Paolo Canè

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